“LA PARROCCHIA, COMUNITA’
DI DISCEPOLI CAPACI DI
RELAZIONI NUOVE”
ADORAZIONE
EUCARISTICA
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Il Signore,
ci raduna intorno a sé per aprirci il suo cuore e il suo amore senza misura nel
dono eucaristico del pane e del vino.
Apriamo i
nostri cuori al dono della Sua Presenza, per avvertire nel nostro intimo
l’esigente richiamo all’amore, al perdono, alla comunione di vita con i
fratelli.
Siamo
cercatori di Dio, cercatori ed adoratori del Volto di Dio. La sua presenza
riempie la terra, la luce dei suoi occhi illumina ogni uomo, la sua Parola di
vita dona salvezza a chi gli va incontro con cuore rinnovato. A tutti i
cercatori del tuo volto mostrati, o Signore. A tutti i pellegrini
dell’Assoluto, vieni incontro, o Signore. Con quanti si mettono in cammino e
non sanno dove andare, cammina, o Signore.
Lodare Dio
non è come ringraziarlo per un suo dono: significa essere contenti che Dio sia
Dio, godere della sua stessa gioia. La lode, che ci fa partecipare del bene e
delle gioie degli altri, è l’espressione più alta dell’amore. Lodare Dio e
cantare il suo Amore ci dona già il paradiso, la vera felicità.
Primo
momento: “Colui che ci precede ci conosce”
Preghiera:
Colui che ci precede ci conosce, conosce le nostre sconfitte, le nostre paure;
Lui incontra i nostri passi, incrocia i nostri sguardi e ancora una volta
dentro di noi risuona forte la sua chiamata: dove sei?
Ascoltiamo
dal Vangelo di Luca.
Vangelo: “Ed ecco in quello stesso
giorno due di loro erano in cammino
per un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus, e
conversavano di tutto quello che era accaduto. Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in
persona si accostò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano incapaci di
riconoscerlo. Ed egli disse loro: «Che sono questi discorsi che state facendo
fra voi durante il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di
nome Clèopa, gli disse: «Tu solo sei così forestiero in Gerusalemme da non
sapere ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò: «Che cosa?». Gli
risposero: «Tutto ciò che riguarda Gesù Nazareno, che fu profeta potente in
opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i sommi sacerdoti e
i nostri capi lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e poi l'hanno
crocifisso. Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele; con tutto ciò son
passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle
nostre, ci hanno sconvolti; recatesi al mattino al sepolcro e non avendo
trovato il suo corpo, son venute a dirci di aver avuto anche una visione di
angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati al
sepolcro e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l'hanno visto».
SILENZIO
Preghiamo: Signore,
incontrarti ad ogni passo,
compagno viandante,
è cantare al ritmo dei tuoi piedi. E’ bello camminare uniti,
è dolce camminare accanto al fratello,
è dolce condividere le gioie e le tristezze è bello camminare
dandosi la mano.
Signore, noi tua Chiesa
camminiamo lasciando orme nella storia, lasciamo al nostro
passaggio
semi profondi del tuo Vangelo. Incoraggia la nostra marcia,
Signore, anima il nostro pellegrinare verso la casa del Padre.
Preghiamo: O Dio nostra salvezza, che ci hai fatti figli della
luce, guidaci nel nostro cammino, perché diventiamo operatori di verità e
testimoni del Vangelo. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Secondo
momento: “Se vuoi capire apri il cuore alla Parola”
Preghiamo:
Shemà Israel! È l’invito di Dio ad ascoltare la sua Parola; i discepoli hanno
dimenticato, sono stanchi di camminare, di credere, di scommettere…Cristo li
incontra sui loro sentieri, e annuncia una nuova Parola di salvezza che curerà
le loro storie frantumate. La Parola di Dio è all’origine di ogni vocazione.
Ascoltiamo dal Vangelo di Luca.
Vangelo: “Ed egli
disse loro: “Sciocchi e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti! Non
bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua
gloria? ”. E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte le
Scritture ciò che si riferiva a lui”.
Preghiamo: Signore,
la tua Parola sia lampada ai nostri passi, luce ai nostri
sentieri.
La tua Parola sia seme che fruttifica nei cuori liberi che lo
accolgono.
La tua Parola sia spada affilata che penetri nel profondo
per lacerare e per guarire.
La tua Parola sia canto di gioia
Lungo la strada della vita.
O Dio, nostro Padre,
che in Cristo, tua Parola vivente,
ci hai dato il modello dell’uomo nuovo,
fa’ che lo Spirito Santo ci renda non solo uditori, ma
realizzatori del Vangelo,
Perché tutto il mondo ti conosca. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Terzo
momento: “Resta con noi, Signore”
Preghiamo:
L’esperienza di essere capiti e ascoltati libera il cuore dall’angoscia e da
ogni chiusura; fa nascere il desiderio di una nuova vita. La Parola rende i
discepoli di Emmaus grembo accogliente di Dio. Con loro anche noi diciamo:
“Resta con noi Signore, entra nella nostra casa”.
Ascoltiamo
dal Vangelo di Luca.
Vangelo: “Quando furono vicini
al villaggio dove erano
diretti, egli fece come se
dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: “Resta con noi perché si fa
sera e il giorno già volge al declino”. Egli entrò per rimanere con loro”.
SILENZIO
PREGHIAMO: Tu
che vieni come luce per accompagnarci lungo un cammino di fatica e di speranza.
Resta con noi, Signore, quando i dubbi contro la fede ci assalgono e lo
scoraggiamento atterra la nostra speranza. Quando l’indifferenza raffredda il
nostro amore, e la tentazione sembra troppo forte. Quando qualcuno deride la
nostra fiducia, e le nostre giornate sono piene di distrazioni. Quando la
sconfitta ci coglie di sorpresa e la debolezza invade ogni desiderio. Quando ci
troviamo soli, abbandonati da tutti, e il dolore ci porta alle lacrime
disperate. Signore, nella gioia e nel dolore, nella vita e nella morte, resta
con noi!
Ascolta,
Signore, la nostra preghiera e unisci i nostri cuori nella veglia della notte
che precede la tua passione, perché con Te, che hai pregato nella solitudine,
possiamo accogliere la volontà del Padre. Per Cristo Nostro Signore. Amen
SILENZIO
Quarto
momento: NON POSSIAMO TACERE
Preghiamo:
L’incontro con il Risorto vince la cecità, risana il cuore frantumato, vince le
paure, spinge a non tacere, dà il coraggio di correre tra i sentieri della vita quotidiana con la certezza che
Lui, il Maestro, è sempre con noi, vivo e vero nel pane eucaristico.
Ascoltiamo
dal Vangelo di Luca.
Vangelo: “Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse
la benedizione, lo spezzò e lo
diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì
dalla loro vista. Ed essi si dissero l’un l’altro: “Non ci ardeva forse il
cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava
le Scritture? ”. E partirono senz’indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove
trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano:
“Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone”. Essi poi riferirono ciò
che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il
pane”.
SILENZIO
MEDITIAMO:
Don Tonino Bello, nei suoi scritti, parla di condivisione; il pane ne è segno e
simbolo. Ascoltiamo:
”Si direbbe
che il pane, più che per nutrire, è nato per essere condiviso. Con gli amici,
con i poveri, con i pellegrini, con gli ospiti di passaggio. Spezzato sulla
tavola, cementa la comunione dei commensali. Deposto nel fondo di una bisaccia,
riconcilia il viandante con la vita. Offerto in elemosina al mendico, gli
regala un’esperienza, sia pur fugace, di fraternità. Donato a chi bussa di
notte nel bisogno, oltre a quella dello stomaco, placa anche la fame dello
spirito, che è fame di solidarietà. Raccolto nelle sporte, dopo un pasto
miracoloso sull’erba verde, sta ad indicare che a chi sa fare la divisione
riesce bene anche la moltiplicazione. (Sentinelle del mattino p. 25)
Preghiamo: Il
sacramento del Corpo e del Sangue del Signore è culmine e fonte di tutta la
vita della Chiesa, pegno di benedizione e di salvezza per il mondo intero.
Innalziamo la nostra preghiera unanime, perché da questo grande mistero
scaturisca il dono della nostra unità e della pace.
Preghiamo insieme: Ascoltaci, Signore.
L’Eucaristia è fermento di unità: la Chiesa diffusa in tutto il
mondo contribuisca a risanare tutte quelle relazioni lacerate e offuscate dalla
discordia, perché i rapporti tra i cristiani siano sempre ispirati a reciproca
stima e fiducia. Preghiamo.
L’Eucaristia è banchetto di convivialità: i responsabili della
vita pubblica favoriscano la
partecipazione di tutti a costruire il bene comune. Preghiamo.
L’Eucaristia è banchetto nuziale: gli sposi cristiani, nell’intesa
profonda e nello scambio reciproco, vivano relazioni che educhino i figli a
vivere la propria vita come
vocazione all’amore. Preghiamo.
L’eucaristia è scuola di perdono: i gruppi parrocchiali
costruiscano relazioni libere dalla tentazione del giudizio e della condanna e
ogni componente si faccia servo l’uno dell’altro. Preghiamo.
L’eucaristia è scuola di preghiera: ogni cristiano viva la propria relazione battesimale col Risorto come
cammino di santità. Preghiamo.
PREGHIAMO: Signore Gesù,
grazie perché ti sei fatto riconoscere nello spezzare del pane.
Ci hai incontrati su questa strada, stanchi e delusi,
ma non ci hai abbandonato a noi stessi
e alla nostra tristezza.
Ci hai inquietati con i tuoi rimproveri, ma soprattutto sei
entrato dentro di noi, ci hai svelato il segreto di Dio su di Te, nascosto
nelle pagine della Scrittura.
Hai camminato con noi, come un amico paziente, hai suggellato
l’amicizia spezzando con noi il pane, hai acceso il nostro cuore
perché riconoscessimo in Te il Salvatore di tutti. E sul far della
sera,
ti pregammo di restare con noi e di colmare il nostro immenso
desiderio di Te.
Per questo vogliamo diventare
tua
presenza accanto
ai fratelli.
Per questo, o Signore
ti chiediamo di aiutarci a restare sempre con Te, ad aderire alla
tua persona
con tutto l’ardore del nostro cuore,
ad assumere con gioia la missione che tu ci affidi:
ESSERE COMUNITÀ DI DISCEPOLI CAPACI DI RELAZIONI NUOVE.
PADRE NOSTRO
Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito santo