Oggi, secondo martedì di novembre, mese dei santi, il rosario, guidato dal gruppo dei ministri della comunione e svoltosi come di consueto a Santa Trofimena, aveva come santo di riferimento per la meditazione, San Giuseppe Moscati, il santo medico.
Profondamente devoto e considerava la sua professione come una missione. Non solo curava i sintomi, ma si occupava anche del benessere spirituale dei suoi pazienti, infondendo speranza e fede in chi si trovava in difficoltà. Fedele ai principi cristiani, spesso offriva gratuitamente il proprio lavoro, soprattutto a coloro che non potevano permettersi le cure. La sua frase celebre, “curare il corpo per portare le anime a Dio,” riassume bene la sua filosofia: per lui, ogni paziente era una persona preziosa da curare e aiutare, anche spiritualmente.
